martedì 25 ottobre 2011

Il tesoro di Gheddafi:70 miliardi di dollari e svariate partecipazioni in diverse società europee.Il rais donò a Beyoncé 1 milione di dollari per progetti umanitari ad Haiti

Come sappiamo, il corpo del Raìs è dal 20 ottobre esposto alle visite della piazza libica.

Nel frattempo, si sta compiendo un’altra battaglia a suon di soldi: quella sul fondo sovrano libico e sulle attività finanziarie da 70 miliardi di dollari riconducibili al dittatore libico.

Il fondo rappresenta una grande torta – osserva il New York Times – fatta di denaro contante e di partecipazioni all’interno di alcune società europee, come l’editore britannico Pearson ed il club di calcio Juventus. Venne aperto nel 2006 da Saif al Islam Gheddafi.

Vi ha attinto soprattutto per portare dalla sua una serie di nomi importanti: dalla famiglia Rothschild, al principe Andrea d’Inghilterra; e ancora, dall’ex Commissario europeo al commercio Peter Mandelson, agli gli investitori di private equity americani Stephen A. Schwarzman, di Blackstone, e David M. Rubenstein, del Gruppo Carlyle, oltre a nomi illustri dell’imprenditoria italiana.

Gli Stati Uniti hanno rivelato l’intenzione di voler congelare qualsiasi partecipazione riconducibile alla autorità libica, che risulti controllata dalle istituzioni americane, anche se, allo stato attuale, non sono ancora state individuate le banche e le partecipazioni nel mirino.

Il Regno Unito ha affermato che sarà impedita la vendita o il rimpatrio delle attività finanziarie gestite da Gheddafi, incluse le azioni Pearson ed un piccolo tesoretto di attività commerciali, nel settore immobiliare, con base logistica a Londra.

Permane un dubbio: i primi investimenti fuori dalla Libia risalgono al 2008. Il dato non escluderebbe – come ipotizzano alcuni banchieri – che la maggior parte del denaro si possa trovare in Libia o in altre banche del Medio Oriente, al sicuro dalle sanzioni.

Per il Fondo Monetario Internazionale, oltre al fondo, la banca centrale della Libia ha riserve pari a circa 110 miliardi di dollari, che le conferiscono una posizione finanziaria netta stimata al 160 per cento del prodotto interno lordo nazionale.

I soldi di Gheddafi destinati alla beneficenza

Un milione di euro, ossia i fondi ricevuti dal Colonnello Gheddafi per un concerto esclusivo del figlio di Gheddafi, Hannibal, sono stati regalati dalla cantante Beyoncé ad un fondo che finanzia progetti umanitari ad Haiti. Non fu l’unica cantante a beneficiare delle attenzioni della famiglia Gheddafi. La cantante Nelly Furtado, per un’esibizione in Italia organizzata dai Gheddafi quattro anni fa, ricevette un milione di euro, che la canadese avrebbe già destinato ad associazioni umanitarie.