martedì 15 luglio 2008

caro Google...hai presente Flickr?

Ciao a tutti...
Avete mai notato che cercando una qualsiasi, e dico qualsiasi, immagine su Google, non vengono mai, e dico mai, restituiti risultati comprendenti foto/immagini presenti su Flickr? E' un caso?
O è una conseguenza della concorrenza tra colossi Google-Yahoo! (proprietaria quest'ultima, com'è noto, del famoso social netwowk di appassionati di fotografia)?

Uhm...

venerdì 13 giugno 2008

Dreamweaver CS4 e SVN

Questa sì che è una notizia...Dreamweaver CS4 integrerà anche il supporto a Subversion. Che bello. Riporto quello che si dice direttamente su Adobe Labs:

"Subversion integration

Dreamweaver integrates Subversion software for a more robust check-in/check-out experience with file versioning, rollback, and more. Once you’ve defined Subversion as your version control system, you can update your site to get the latest versions of its pages directly from within Dreamweaver; no third-party utility or command-line interface is required."

E' possibile scaricare la beta di Dreamweaver CS4 direttamente dal sito Adobe Labs.

mercoledì 11 giugno 2008

Tra 1 mese


Apple ha lanciato il nuovo iPhone 3G, che combina tutte le funzionalità rivoluzionarie dell’iPhone con le capacità di connessione 3G, due volte più veloce rispetto alla prima generazione di iPhone, GPS integrato per migliori servizi mobili di localizzazione, e il software iPhone 2.0 che include il supporto per ActiveSync di Microsoft Exchange e supporta le centinaia di applicativi terze parti già creati con l’iPhone SDK recentemente rilasciato. Negli Stati Uniti il nuovo iPhone 3G sarà venduto al prezzo di $199 per il modello 8GB e di appena $299 per il modello 16GB. iPhone 3G sarà disponibile in oltre 70 nazioni più tardi nel corso dell’anno, tra cui l'Italia a partire dall’11 luglio.

CSS: Le "at-rules"

Sono regole particolari, costrutti introdotti dal simbolo della chiocciola @, e si pronunciano come "at-". Svolgono funzioni particolari, spesso eseguibili anche in altro modo. Un classico è la direttiva @import per importare un foglio di stile esterno per un documento html.

Sintatticamente, le @-rules vanno poste nel corpo del documento all'interno del tag style.

@media
Questa direttiva "pilota" il foglio di stile opportuno in base al tipo di media con il quale si sta fruendo della pagina web o del sito. Un esempio:

Si noti come in presenza di un monitor il colore di h1 sia nero; per la stampa esso diventerà rosso. E viceversa per il paragrafo.

@charset
Questa direttiva va direttamente a sostituire il tradizionale meta-tag usato nella head del documento html per dichiarare il set di caratteri da usare.

meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; utf-8"

Ecco la stessa funzionalità con la @rule:

@charset "utf-8"


@font face

Ed ecco quello che mi aveva fatto sobbalzare sulla sedia in primo momento. Questa direttiva sembrava la panacea per la soluzione dei problemi relativi all'uso di fonts particolari per la presentazione grafica di un sito...
La direttiva può essere usata per descrivere un font usato nel documento. È un argomento molto complesso e conoscere i dettagli della questione non aggiunge nulla che possa davvero accrescere la vostra conoscenza dei CSS. In genere potrebbe essere usata per specificare l'url di un carattere particolare da scaricare su una macchina che non lo veda presente tra i suoi font. La sintassi classica è infatti questa:

@font-face {
font-family: GraublauWeb;
src: url(GraublauWeb.otf) format(truetype);
}

Leggendo una cosa come questa si potrebbe pensare che tramite foglio di stile viene importato il font necessario alla corretta visualizzazione della pagina; è bello in teoria. In pratica, il supporto non è garantito, e l'utilità effettiva è poco più che nulla. Meglio quindi affidarsi alle vecchie e care famiglie presenti su tutti i sistemi operativi: verdana, arial, helvetica e compagnia.

martedì 20 maggio 2008

Il vocabolario del manager

C'erano una volta quelli che "facevano". Poi qualcuno di quelli che fanno comincia a fare riunioni e perde di vista le sue origini: lo pagano molto di più per parlare e preparare infinite presentazioni in PowerPoint(tm). Ecco un prontuario di termini utilizzati nel corrente Project Management, e loro pronta traduzione in italiano. Nel caso a qualcuno interessasse diventare mènagger.





































TermineTraduzioni possibili
BrandMarchio, immagine
MeetingRiunione; perdita di tempo
BrainstormingRiunione in cui si cerca di capire perché si sta facendo una riunione
BriefingRiunione breve solo nelle intenzioni per inquadrare il brand e il target
Power Point1) programma Microsoft per le presentazioni; 2) preparare un P-: perdere un po' di tempo a spese dell'azienda
ConsulenteSchiavetto col portatile; a volte neanche con quello
Risorsa umanaSchiavetto senza anima (lemming)
Dare in OutsourcingPagare qualcuno per fare il lavoro sporco e poter continuare a fare riunioni (o meeting, o briefing, o brainstorming)
FasareConcordare, condividere le conoscenze. Il verbo deriva da "fase", un termine della fisica: quando due onde entrano in fase tra loro (si fasano) invece di creare fastidiose onde collaterali sommano le loro forze.
Fare del BugfixingLett. Riparare Fig. Aggiustare le cazzate fatte da altri o le proprie, rigorosamente dopo un rilascio
ForuardareInoltrare
DelettareCancellare
Fare un replài (reply)Rispondere
In ASPCon la modalità Application Service Provider. Invece che creare un sistema che offre un servizio (per es. un server che invia SMS) si acquista lo stesso servizio da un'altra azienda. Da non confondere con Active Server Pages, la tecnologia Microsoft per la creazione di pagine Web dinamiche
ROIIl termine non indica Luigi XIV, ma è l'acronimo di Return of Investment. Quanti soldi si guadagnano alla fine dei conti.
TCOTotal Cost (of) Ownership. Quanti soldi si spendono per avere (e usare) un oggetto alla fine dei conti.
ScadenzaData minima prima della quale non è dato di consegnare
Budget1) Soldi disponibili 2) Importo da spendere almeno nella sua totalità (meglio il 20-30% in più)
TargetQuelli che, alla fine del gioco, pagano.
Account manager1) Tizio in cravatta che parla con persone che vogliono un lavoro 2) Tizio in cravatta che cerca disperatamente clienti parlando con un mucchio di persone
SellerBabuino con la cravatta che magnifica i prodotti e vuole la tua firma su un contratto
ResellerSeller che vende gli stessi prodotti al doppio del suo prezzo
BackgroundLett. sfondo; Fig. contesto
Business partnerAzienda con cui la tua azienda figura alleata, che la tua azienda cerca di fregare e che cerca di fregare la tua azienda
Prodotto Entry levelRoba molto economica
Prodotto SOHOSOHO = Small Office, Home office. Roba abbastanza economica.
Customer careNella sua accezione originaria, il CC- è un ufficio demandato alla gestione di pratiche (acquisto, spedizione, garanzia, post-vendita...). Nella sua accezione attuale, il CC- è un team di musiche d'attesa con qualche babuino con un contratto che scade domani e segue le pratiche di una mezza dozzina di aziende
Call centerCustomer care telefonico
Hacker1) Gruppo di disperati che cerca invano di far capire al mondo il Jargon File. 2) Pirata informatico.
Office automationAccozzaglia di applicativi sgangherati sviluppati dal "ragazzo" che conosce solo il visual basic per excel (e qualcosina di Access)
Product ManagerQuello che capisce (o dovrebbe capire) le esigenze degli utenti e che propone i nuovi prodotti
Project ManagerQuello che sa quando un progetto inizia e vede nella sfera di cristallo quando finirà
Recruitment ManagerAccount manager (vedi)


:-)

lunedì 19 maggio 2008

Gestire un feed Flickr con jQuery

Nell'epoca del web 2.0, in cui sono gli utenti a generare contenuti, i feed sono il modo più facile per visualizzare del contenuto aggiornato, sia che stiamo parlando di un feed reader sia di un sito web. Per esempio nella home del mio sito è possibile visualizzare dei feed che riportano contenuto aggiornato direttamente da questo blog oppure dal mio spazio Flickr, o addirittura dal mio profilo iLike "via" LastFM, con gli ultimi brani suonati nel mio iTunes. Ci sono diversi tipi di feed come per esempio RSS o Atom, e diversi modi di visualizzarli all'interno di una propria pagina web. E' il caso di MagpieRSS, che fa il parsing di un feed RSS in PHP. Nel caso a qualcuno interessasse :-) , ho usato appunto Magpie per gli esempi sopra citati nel mio sito. In ogni caso, è possibile anche visualizzare dei feeds nel proprio sito usando JavaScript: sto parlando di JSON.
Javascript Object Notation (JSON per gli amici) è un formato di dati facile da leggere ed indipendente dal linguaggio utilizzato per la pagina, e ciò significa che è possibile parsarlo* usando il linguaggio di programmazione più congeniale. Sia Yahoo! che Google offrono la possibilità di riportare dei dati dai loro network in JSON da un paio di anni. Un ottimo esempio è appunto Flickr, che come tutti sanno, appartiene al network Yahoo!. Chiunque abbia un account flickr può gestire un proprio feed tramite Javascript, e JSON. Le API di Flickr forniscono diversi tipi di formato per i feed, tra cui rss 2.0, ma NON direttamente JSON. E allora? Basterà rinominare con una piccola correzione il feed da utilizzare in questo modo:

http://api.flickr.com/services/feeds/groups_pool.gne? id=675729@N22〈=en-us&format=json

Con jQuery 1.2, è stato implementato il supporto per trasferire dati da JSON su domini multipli. Scarichiamo quest'ultima versione di jQuery. In seguito aggiungiamo una callback, in questo modo: "jsoncallback=?" alla fine di questa querystring e mettiamo il codice taggato in questo modo per far funzionare tutta sta fuffa:


$.getJSON("http://api.flickr.com/services/feeds/groups_pool .gne?id=675729@N22〈=en-us&format=json&jsoncallback=?", function(data){
$.each(data.items, function(i,item){
$("").attr("src", item.media.m).appendTo("#images")
.wrap("");
});
});


Ecco che il Javascript cercherà un div con id "images" per inserirci tutte le immagini provenienti da Flickr con il feed JSON, Ovviamente la cosa va stilata opportunamente con un CSS.

*=farne il parsing, la lettura.

martedì 29 aprile 2008

I menu allineati a destra ostacolano la leggibilità

Jakob Nielsen, il Guru dell'usabilità ormai notissimo nella cerchia degli addetti ai lavori, in una sua recente alertbox, pone l'accento sul fatto che al giorno d'oggi sono sempre di più i siti che mostrano menu di navigazione allineati a destra (!). Questo sfavorisce il naturale processo di scan da sinistra a destra che l'occhio umano fa abitualmente, su qualsiasi media, cartaceo e digitale, creando confusione.
E' sicuramente vero, ma Nielsen si pone troppo rigidamente nei confronti di una regola di buon web design che però va interpretata a seconda dei casi secondo me. Quindi menu allineati a sinistra nella stragrande maggioranza dei casi, anche se in alcuni (rari) altri casi, a seconda per esempio di un layout molto creativo e "spinto", il menu può trovare posto a destra...

mercoledì 23 aprile 2008

Tag immagine: attributi e loro importanza

Quando si scrive del codice HTML, non sempre si da' importanza (io per primo in alcuni casi) agli attributi ALT e TITLE delle immagini. Essi invece vanno sempre inseriti, al fine di validare la pagina, ma anche di ottenere un'accessibilità vera per le immagini inserite nella pagina. ALT e TITLE sono semanticamente diversi:


attributo ALT
: Definizione: (testo alternativo) attributo del tag che in linguaggio HTML fornisce un'informazione testuale alternativa quando elementi non testuali (solitamente immagini) non possono essere visualizzati. Quando l'utilizzo è corretto, può essere molto utile. Ad esempio, fornire informazioni alternative alle immagini può permettere la fruizione della pagina anche ad utenti con browser solo testuali: verà quindi visualizzato il testo alternativo e non l'immagine.
L’attributo alt è di estrema utilità per rendere il sito accessibile a tutti gli utenti: i disabili che non sono in grado di vedere nitidamente le immagini sullo schermo potrebbero avere delle difficoltà, nel caso in cui l’attributo alt non sia specificato. Lo screen reader leggerà all'utente non normodotato quindi il contenuto testuale all'interno delle virgolette

alt="fotografia di un pallone rosso"



L'attributo ALT applicato ad un'immagine utilizzata come link ha pressochè la stessa importanza di un link testuale. Pertanto la sua influenza sarà elevata, concorrendo non solo all'assegnazione di una maggiore rilevanza della pagina, ma anche della pagina cui il link rimanda.

Se si decide di inserire del testo alternativo ad un'immagine a supporto di una o più parole chiave non è necessario inserire centinaia di parole; due o tre parole chiave descrittive e significative saranno più che sufficienti.

Google indicizzerà il testo alternativo, trattandolo al pari del testo normale all'interno della pagina, solo nel caso in cui l'attributo ALT sia posto su immagini usate come link.


In realtà l'attributo alt non serve, come molti credono, a visualizzare un etichetta esplicativa dell’immagine nel caso in cui il cursore del mouse si soffermi sopra essa: questo semmai è un effetto collaterale che si verifica con Internet Explorer. L’attributo corretto per far visualizzare un testo che commenti l’immagine è infatti

TITLE: Title quindi da' un nome all'immagine se la si scorre con il mouse sulla pagina html.


Altri attributi:

LONGDESC
: permette una descrizione più lunga, e dovrebbe essere utilizzato soprattutto nel caso in cui si usino delle immagini mappate (argomento che analizzeremo in seguito), in modo da fornirne una spiegazione esauriente in ogni contesto.



Ciao

venerdì 18 aprile 2008

Facebook: presto la chat


E' ufficiale, dopo i rumori che davano la news come probabile, ora si sa che molto presto anche il più famoso social network in circolazione si doterà di una chat, estesa gradualmente a tutti i livelli dell'applicazione. Sarà possibile chattare in tempo reale con i propri contatti/amici, ma non solo, anche con i visitatori occasionali del proprio Profile...

martedì 15 aprile 2008

Io emigro

Nel giorno dopo la stramegagigavittoria della destra dalle forti tinte ideologiche, populiste, secessioniste nonchè razziste, che sostiene che il precariato non è un problema sociale così rilevante e che ha costruito l'ennesima campagna elettorale demonizzando la sinistra, mi trovo a dover considerare alcune cose, che sono del resto quelle che si sentono in queste ore in ogni canale televisivo a tutte le ore:

- il Paese ha svoltato a destra in modo deciso (non a centro-destra, proprio a destra!);

- è stata cancellata la sinistra operaia dal Parlamento italiano, insieme ai Socialisti;

- la sinistra riformista rappresentata dal PD è una netta minoranza/opposizione, non "nuocibile" ai provvedimenti che il nuovo governo Berlusconi prenderà;

Ma soprattutto mi spaventa il fatto che ora il controllo dei media potrà essere pressochè totale, il pericolo che sparisca del tutto un'informazione libera in questo Paese è molto forte. E mi spaventa lo strapotere della Lega, che ora potrà imporre i suoi diktat al governo, a cominciare dal federalismo (solamente fiscale?).

Dico la verità, a differenza del 2006, in cui ho votato solamente per non lasciare la scheda bianca per impedire che qualcuno con abbastanza soldi ed abbastanza legami con la mafia potesse metterci la crocetta sbagliata, stavolta pensavo in modo convinto che Veltroni potesse rappresentare la successione al governo Prodi. Mi spiace per lui, ma soprattutto per un'Italia che si è consegnata nelle mani della persona sbagliata. Berlusconi dice che lo aspettano "tempi duri"...figuriamoci per noi.


Auguri

Io emigro.

mercoledì 2 aprile 2008

Elections 2008 VS. Elezioni 2008

Com'era prevedibile, in questi giorni di campagna elettorale lo spazio dato dalle testate giornalistiche, televisive e non, alla corsa alle Presidenziali americane, è calato bruscamente, per sparire del tutto in alcuni casi. Noto da un lato una sempre maggiore omologazione dei modi di fare la campagna elettorale qui in Italia "all'americana", cioè capendo in primis che la politica ha bisogno alla base di una massiccia dose di comunicazione e di marketing. Quando nel '94 Berlusconi "scese in campo" tutto sommato questi fattori erano ancora visti come roba da baraccone da una classe politica allora molto diversa da quella attuale. Poi si è capito, oltre al fatto che l'unico lato positivo del Cavaliere sia quello di essere un grandissimo comunicatore, che questi fattori non potevano prescindere dalla corsa alla conquista di voti. Parallelamente, come tradizione "loro", gli americani tendono a spettacolarizzare praticamente tutto. Noi fortunatamente oserei dire, per ora corriamo un po' defilati da questo punto di vista, anche a causa dell'enorme diversità dei "bacini d'utenza", la dimensione dell'elettorato.
Ma la differenza principale tra i due Paesi, oltre ovviamente al fatto che il Presidente degli Stati Uniti è anche il Primo Ministro/capo dell'esecutivo, sta secondo me qua: il Presidente degli U.S.A. è l'espressione delle multinazionali e dei poteri economicamente "forti" del Suo Paese. In questo senso ne è un portavoce, un individuo eletto da una cerchia di soggetti economico-politici che hanno tutti gli stessi interessi. E per sostenere una corsa alla Casa Bianca ci vogliono, com'è prevedibile cifre enormi. Allora i casi son due: o il candidato è ricchissimo di suo, proprio perchè attore in prima persona dell'economia statunitense e quindi parte egli stesso della "macchina", oppure è un uomo di fiducia di altri che gli finanziano la corsa presidenziale. E allora diventa prevedbile che in questo caso una volta eletto, egli farà gli interessi di queste lobbies. Così tra l'altro si spiegherebbe la guerra in Iraq.

In Italia non è così. Non esistono grandissimi poteri economici dietro alla presentazione di un candidato, c'è ancora il sano campanilismo ideologico degli anni '50, c'è l'eterna contrapposizione tra destra e sinistra, anche se l'eccessiva frammentazione di questa campagna elettorale può creare confusione. Semmai Berlusconi più che costituire espressione di forti poteri economici alle sue spalle, è auto-espressione di un enorme interesse PERSONALE che è il vero motivo per cui egli continua, stanco settantenne e nemmeno più tanto convinto e combattivo (come osservato da più voci della stampa e della televisione in questi giorni) a candidarsi alla guida di un Paese che non ce la fa più. Continuando con il paragone italo-americano, allora emerge il fatto che Veltroni si presenti un po' come l'Obama italiano, avendo mutuato dal suo collega americano anche lo slogan "YES WE CAN" ("si, noi possiamo") che è diventato un italianissimo "SI PUO' FARE". Altra cosa, il PD lo scorso 14 ottobre candidò Veltroni formalmente proprio in seguito a delle elezioni primarie "all'americana".

giovedì 6 marzo 2008

29

Piccola autocelebrazione...29 anni, i miei, oggi... :-)

giovedì 28 febbraio 2008

Leopard e Google Notifier

Ho da qualche giorno installato il leopardo :-) con mia somma felicità. Per la precisione ho effettuato l'upgrade da Tiger. Pensavo di avere chissà quali problemi di compatibilità con le varie applicazioni che utilizzo quotidianamente, con la CS3 della Adobe su tutto. Invece no.
L'unico fastidioso problema che riscontro in questi giorni è il continuo crashing di Google Notifier, utilissimo servizio client che permette di verificare direttamente dal desktop lo stato del proprio account di posta sull'ormai notissimo servizio gratuito di Google. E' una rottura, non c'è che dirlo, visto che tale client è ormai diffusissimo pressochè tra tutti gli utenti Mac. Pare non esista una versione pienamente compatibile con Leopard. Speriamo che questo gap venga presto colmato.

lunedì 28 gennaio 2008

Un paese allo sbando

Non sono giorni facili questi. Dire che esistano giorni "facili" per un professionista che vive e lavora in Italia è comunque un'eresia. Ma per come la vedo io, siamo quasi definitivamente allo sbando.
Mi spiego meglio. Un governo che non è mai stato amato chissà quanto dai suoi elettori (nel giro di quasi 2 anni non ho mai sentito un elettore di centro-sinistra dire "questo governo mi sta soddisfando, sono contento e mi sento rappresentato in pieno come cittadino e come lavoratore), che ha fin dall'inizio avuto vita difficile all'interno del suo stesso esecutivo. Poi definitivamente, la crisi, con un Ministro della Giustizia coinvolto in NON 1 MA ben 7 inchieste penali e perciò costretto alle dimissioni, con la moglie agli arresti domiciliari, che per ripicca fa votare contro alla fiducia chiesta dal Presidente del Consiglio tutto il suo partito (o quasi). E il Governo cade. E cade in un momento delicatissimo per il Paese: metalmeccanici in protesta da mesi, i lavoratori portuali in rivolta per le precarie condizioni lavorative cui sono spesso sottoposti (le morti "bianche" di questi giorni al porto di Venezia sono il segnale di questo), il napoletano e la Campania quasi completamente sommerse dai rifiuti...
Io credo che far cadere un governo in questo momento sia semplicemente da IRRESPONSABILI. Non mi viene un'altra parola per quello che sta accadendo.
Dice Beppe Grillo nel suo blog (27 gennaio 2008, ieri):

"La priorità del governo Prodi doveva essere la legge elettorale, andava cambiata nei primi 100 giorni insieme alla legge sul conflitto di interessi, e poi si doveva tornare subito al voto popolare. Non macerarsi in Senato con il ceppaloide. Fassino in un comizio, prima delle elezioni, disse che la priorità era il lavoro, il lavoro, il lavoro… e non il conflitto di interessi. Si è visto quale lavoro hanno creato. Sottopagato e mortale.
Oggi questa banda di deficienti, e non è un insulto, consegna il Paese al baratro berlusconiano. Per noi sarà dura, per loro è finita."

Il paese in questo momento è allo sbando. Vedremo poi cosa sarà in grado di fare e garantire ora un Presidente della Repubblica da casa di riposo, che francamente non mi ha mai dato fiducia quale sommo garante delle Istituzioni.

Questo Paese è allo sbando, forse la classe politica non se ne sta rendendo conto; un triste esempio come quello dell'Argentina è dietro l'angolo.