Tim LaHaye è un pastore evangelico la cui serie di thriller escatologici Left Behind ha venduto più di sessanta milioni di copie in tutto il mondo, distinguendosi per la sistematica demonizzazione delle Nazioni Unite. Il suo arcicattivo di grande successo è un certo Nicolae Carpathia, nome dal sound vagamente rumeno, ex segretario generale delle Nazioni Unite, spesso chiamato semplicemente “il malvagio”. Narratore accattivante, LaHaye ha attinto al timore profondamente radicato tra i fedeli cristiani che le Nazioni Unite, con i loro elicotteri neri sempre nascosti nelle vicinanze, siano un’entità atea decisa ad impadronirsi del mondo.
Si dice che l’arcicattivo Carpathia sia un personaggio costruito sul modello di Maurice Strong, il ricchissimo industriale canadese, magnate delle miniere ed ambientalista. Si autoproclama socialista, si intrattiene cordialmente con dozzine di leader mondiali, ed è un frequentatore abituale di gruppi come la conferenza Bilderberg, l’organizzazione ultrasegreta con quartier generale a Leida, in Olanda. Fondata nel 1954 come base del Nuovo Ordine Mondiale , annovera tra i suoi membri Bill Clinton, Melinda Gates (moglie di Bill nonchè influente imprenditrice e filantropa -si dice al femminile? Suona malissimo -), Henry Kissinger, Tony Blair e molti altri di gran lunga troppo potenti per ostentare i loro cognomi. Ad alimentare ulteriormente i sospetti della destra su Strong è il fatto che sua moglie, Hanne, gestisce un ritiro spirituale e artistico di ispirazione buddhista nel loro grande ranch nel Colorado.
Strong è considerato l’architetto e il fautore del Protocollo di Kyoto, che propose di ridurre entro il 2012 la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera del 5,2% rispetto al 1990. Kyoto, al quale è bene ricordarlo, gli USA non hanno ancora nei fatti aderito, fu il punto culminante di un processo durato decenni e iniziato nel 1972 con la Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente umano. Si ritiene sia stata quella conferenza, tenutasi a Stoccolma in Svezia, ad aver introdotto la tematica ambientalista nel dibattito globale sulle politiche pubbliche, con un gran numero di iniziative “verdi”, tra cui una moratoria decennale sulla caccia commerciale alle balene. Vent’anni dopo, nel 1992, seguì la Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiete e lo sviluppo, il vertice mondiale di Rio de Janeiro in Brasile, che richiamò più di cento capi di Stato e si concentrò sulla tutela della foresta pluviale e di altri sistemi economici minacciati. Strong fu segretario di entrambi gli eventi globali.
L’industriale canadese è un ardente sostenitore del cosiddetto governo mondiale, che naturalmente è ciò che qualsiasi Anticristo/Carpathia degno di questo nome invocherebbe come mezzo per stabilire il proprio dominio sull’intera razza umana. Ma ciò che lo distingue dall’ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, di cui Strong era uno stretto consigliere, o da Ted Turner e Al Gore (entrambi suoi buoni amici), è il fatto che Strong abbia metodicamente dedicato gran parte della sua carriera a creare e controllare un Nuovo Ordine Mondiale.
Anticristo o Salvatore della Terra? Strong tende a circondarsi di “superstar senza Dio” (per alcuni nomi, vedi nel corso di questo post). Per esempio, una collaborazione di vecchia data di Strong è Gro Harlem Bruntland, altra figura estremamente attiva, poco appariscente (quanti di voi l’avevano già sentita?) ma con un’influenza estremamente benefica. E un’irriducibile socialista.
Medico di famiglia e per tre mandati primo ministro di Norvegia, ex leader del Partito Laburista di quel Paese, la Bruntland è un’accesa femminista devota alla propria famiglia, compreso il marito, un giornalista conservatore che lei una volta salvò da annegamento. E’ stata vicepresidente dell’Internazionale Socialista, e crede che l’assistenza sanitaria sia un diritto fondamentale dell’umanità, necessaria al funzionamento di qualsiasi democrazia. Di recente ha lasciato l’incarico di direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’agenzia delle Nazioni Unite con sede a Ginevra deputata al miglioramento della situazione sanitaria mondiale. La Bruntland fu apertamente criticata per aver reagito con lentezza alla crisi globale pesantemente politicizzata dell’AIDS, ma fu giustamente acclamata per l’istituzione del gruppo d’intervento rapido dell’OMS che si dimostrò così efficace nel contenimento di epidemie quali Ebola e SARS.
Come responsabile della Commissione Mondiale delle Nazioni Unite sull’ambiente e sullo sviluppo, informalmente chiamata “commissione Bruntland”, introdusse la dottrina dello “sviluppo sostenibile“, che considera la povertà come il massimo agente inquinante in assoluto. Ma allora perchè ne sappiamo di più su Paris Hilton che su di lei? La Bruntland è un tipo asciutto, enciclopedico, ha un’aria poco attraente, l’aria della zia che vi regalerebbe un’obbligazione del Tesoro al compleanno. Ma è anche una delle più straordinarie guaritrici, della gente e dell’ambiente, che il mondo abbia mai conosciuto.
Insieme a Strong, la Bruntland organizzò la sopracitata Conferenza di SToccolma delle Nazioni Unite del 1972 e presiedette il vertice di Rio del 1992. Scusate se è poco. Pare che insieme stiano progettando per il 2012 un’altra megaconferenza dell’ONU, il cui scopo sarebbe quello di consolidare e codificare le normative ambientali facendone degli statuti globali vincolanti.
“Questa interdipendenza [dell'economia mondiale e dell'ecologia terrestre] è la nuova realtà del secolo, con profonde implicazioni per la struttura delle nostre istituzioni di governo, nazionali ed internazionali. Entro il 2012, questi mutamenti dovranno essere pienamente integrati nella nostra vita economica e politica” scrive Strong, che, come Carpathia, non mancherà di prendere nelle sue mani l’intera questione.
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