lunedì 28 gennaio 2008

Un paese allo sbando

Non sono giorni facili questi. Dire che esistano giorni "facili" per un professionista che vive e lavora in Italia è comunque un'eresia. Ma per come la vedo io, siamo quasi definitivamente allo sbando.
Mi spiego meglio. Un governo che non è mai stato amato chissà quanto dai suoi elettori (nel giro di quasi 2 anni non ho mai sentito un elettore di centro-sinistra dire "questo governo mi sta soddisfando, sono contento e mi sento rappresentato in pieno come cittadino e come lavoratore), che ha fin dall'inizio avuto vita difficile all'interno del suo stesso esecutivo. Poi definitivamente, la crisi, con un Ministro della Giustizia coinvolto in NON 1 MA ben 7 inchieste penali e perciò costretto alle dimissioni, con la moglie agli arresti domiciliari, che per ripicca fa votare contro alla fiducia chiesta dal Presidente del Consiglio tutto il suo partito (o quasi). E il Governo cade. E cade in un momento delicatissimo per il Paese: metalmeccanici in protesta da mesi, i lavoratori portuali in rivolta per le precarie condizioni lavorative cui sono spesso sottoposti (le morti "bianche" di questi giorni al porto di Venezia sono il segnale di questo), il napoletano e la Campania quasi completamente sommerse dai rifiuti...
Io credo che far cadere un governo in questo momento sia semplicemente da IRRESPONSABILI. Non mi viene un'altra parola per quello che sta accadendo.
Dice Beppe Grillo nel suo blog (27 gennaio 2008, ieri):

"La priorità del governo Prodi doveva essere la legge elettorale, andava cambiata nei primi 100 giorni insieme alla legge sul conflitto di interessi, e poi si doveva tornare subito al voto popolare. Non macerarsi in Senato con il ceppaloide. Fassino in un comizio, prima delle elezioni, disse che la priorità era il lavoro, il lavoro, il lavoro… e non il conflitto di interessi. Si è visto quale lavoro hanno creato. Sottopagato e mortale.
Oggi questa banda di deficienti, e non è un insulto, consegna il Paese al baratro berlusconiano. Per noi sarà dura, per loro è finita."

Il paese in questo momento è allo sbando. Vedremo poi cosa sarà in grado di fare e garantire ora un Presidente della Repubblica da casa di riposo, che francamente non mi ha mai dato fiducia quale sommo garante delle Istituzioni.

Questo Paese è allo sbando, forse la classe politica non se ne sta rendendo conto; un triste esempio come quello dell'Argentina è dietro l'angolo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il problema di fondo è che in Italia non si può fare niente perchè c'è sempre qualcuno dall'altra parte che te lo impedisce, questo vale in tutti i settori, ma ancor di più in politica. Il primo paso da fare sarebbe da spazzare via tutta la spazzatura che abbiamo in parlamento, ma ciò è molto difficile se non impossibile. La crisi comunque è sempre più vicina, staremo a vedere

Anonimo ha detto...

Ciao Samuele,

è vero siamo allo sbando ma, già da molto siamo costretti ad avere fiducia solo in noi stessi senza contare sul governo e sulla poseudo politica che abbiamo in Italia...ad ogni elezione persone che fino a pochi giorni prima si sono insultate si alleano in base a chissà quali promesse...

Il vero problema è che l Italia non è la priorità dei politici italiani...una banalità? Forse ma, a monte di ogni problema credo che ci sia proprio la visione individualista degli interessi economici.

Chiunque vada al Governo per me è lo stesso: ora non ho più fiducia in nessuno e prima di recuperarla in qualcuno credo ci vorrà molto tempo.

bye bye

mf

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)