Nel giorno dopo la stramegagigavittoria della destra dalle forti tinte ideologiche, populiste, secessioniste nonchè razziste, che sostiene che il precariato non è un problema sociale così rilevante e che ha costruito l'ennesima campagna elettorale demonizzando la sinistra, mi trovo a dover considerare alcune cose, che sono del resto quelle che si sentono in queste ore in ogni canale televisivo a tutte le ore:
- il Paese ha svoltato a destra in modo deciso (non a centro-destra, proprio a destra!);
- è stata cancellata la sinistra operaia dal Parlamento italiano, insieme ai Socialisti;
- la sinistra riformista rappresentata dal PD è una netta minoranza/opposizione, non "nuocibile" ai provvedimenti che il nuovo governo Berlusconi prenderà;
Ma soprattutto mi spaventa il fatto che ora il controllo dei media potrà essere pressochè totale, il pericolo che sparisca del tutto un'informazione libera in questo Paese è molto forte. E mi spaventa lo strapotere della Lega, che ora potrà imporre i suoi diktat al governo, a cominciare dal federalismo (solamente fiscale?).
Dico la verità, a differenza del 2006, in cui ho votato solamente per non lasciare la scheda bianca per impedire che qualcuno con abbastanza soldi ed abbastanza legami con la mafia potesse metterci la crocetta sbagliata, stavolta pensavo in modo convinto che Veltroni potesse rappresentare la successione al governo Prodi. Mi spiace per lui, ma soprattutto per un'Italia che si è consegnata nelle mani della persona sbagliata. Berlusconi dice che lo aspettano "tempi duri"...figuriamoci per noi.
Auguri
Io emigro.
1 commento:
il senso di oppressione è lo stesso. ho vissuto la disfatta da vicino, come presidente di un seggio della provincia trevigiana. dall'urna, come nel peggiore degli incubi, facendosi largo da soli, uscivano infiniti voti alla lega ...peggio che 10 anni fa. medito di ritirarmi in montagna, medito gesti simbolici decisi...ho votato PD incazzata per certe scelte troppo deboli. ora sono ancora più incazzata. il 25 aprile Vday per un'informazione libera a Torino. Restano consolazioni come questa. ciao.
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